Maria oggi

Sezione dedicata agli articoli su Maria pubblicati mensilmente dalle missionarie dell’Immacolata padre Kolbe in Milizia Mariana, rivista di formazione e informazione mariana e missionaria.  

                                                    Gustare l’amore della Madre

In questo Natale lasciamoci sorprendere da Maria, dal suo esserci madre nella fede e nel cammino della vita: un dono spirituale che illuminerà ogni altro regalo.

«“Gustate e vedete com’è buono il Signore” dice il Salmo 33. È un “sentire con la bocca” ma è anche una conoscenza intima, come quella del bambino che conosce la mamma anzitutto attraverso la dolcezza del latte, prima ancora di metterla a fuoco con gli occhi. Quando la “vedrà”, lo sguardo non sarà neutro o estraneo a ciò che ha gustato, bensì già colmo del sapore dell’affetto e della gratitudine. Uno sguardo grato vede diversamente, vede anche l’invisibile, perché potenziato dall’amore. E, in un mondo dove ormai solo la tecnica è considerata fonte di potenziamento, già questa è una prospettiva sorprendente».
Questo passaggio della Traccia del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze svoltosi il mese scorso (9-13 novembre) ha la forza di un dardo gettato con decisione e che fa centro al primo colpo. Si adatta molto bene, come difficilmente accade, al mistero della maternità di Maria nei nostri confronti. In questo tempo natalizio è facile contemplare la nascita del Signore Gesù e lasciarsi ispirare dal mistero della sua incarnazione. Meno scontato riflettere su Maria e sul suo esserci madre nella fede e nel cammino della vita, così tortuoso, poco lineare e denso di incognite. Eppure Maria ci è stata donata come madre e questo dato uscito dalla bocca di Gesù sulla Croce non ci consente di restare passivi, ma ci stimola a una risposta. Fa leva sul nostro bisogno di una madre, di una persona che con la sua tenerezza e comprensione sia il riflesso di quella dolcezza che è uno degli attributi più cari di Dio. Nella Traccia è colto un dettaglio stupendo: la relazione intima e misteriosa che si stabilisce tra il neonato e la sua mamma, fatta di pura accoglienza. Nel silenzio di un legame che si mantiene vivo unicamente per l’amore che scorre dal cuore della donna a quello del suo piccolo si realizza uno spazio sacro, in cui la vita
inizia la sua espansione. E quando il piccolo viene alla luce questa affetto prima invisibile trova un suo segno esterno nel latte che, con la sua calda dolcezza, comunica vita nutrendo. Così custodito giorno per giorno, il bambino impara il linguaggio dell’amore e della fiducia. Quando poi, una volta cresciuto, sarà in grado di guardare il volto della madre, ritroverà nei suoi lineamenti l’espressione concreta di quel calore sperimentato fino a quel momento. E il suo sarà uno sguardo grato, capace di vedere l’invisibile. Sentiamo che questa relazione filiale,
sia che l’abbiamo sperimentata con nostra madre sia che non l’abbiamo sperimentata, è ciò che Maria stabilisce con ciascuno di noi. In fondo Maria non la vediamo con gli occhi del corpo, ma con quelli del cuore. Quanti di noi possono affermare senza incertezza di averla incontrata, di avere sperimentato la sua presenza e il suo aiuto.

Maria ci è accanto quando iniziamo i primi passi nella fede, lei ci suggerisce il desiderio di pregare, di aprire il cuore a Dio. Lei ci accompagna senza mai perderci di vista, facendosi presente in tanti modi, con segni delicati ma sensibili. E sempre con Maria c’è lo stupore! Non ci si sarebbe aspettati di trovarla proprio lì, in quell’occasione, in quel passaggio cruciale della vita, a quel bivio faticoso. D’improvviso si comprende per fede che dietro alcuni eventi c’è lei, e che siamo seguiti e amati. In questo Natale perciò ci è data la possibilità di guardare Maria con occhi nuovi, chiedendole il dono di lasciarci stupire da quello che vedremo. Chiedendole di poter gustare e vedere com’è buona e quale realtà d’amore ci lega a lei, una realtà forse trascurata o sottovalutata ma che c’è e attende soltanto il nostro sì per rivelarsi in tutta la sua forza.

Fonte: Milizia Mariana, 12/2015, articolo di Monica Reale.

                               

Fonte: Milizia Mariana, 11/2015, articolo di Monica Reale.

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